mercoledì 17 giugno 2009

Venezia, Italia

Da Renato.

Chiedete per campo Santa Margherita, una volta arrivati svoltate nella calle di fronte all'edicola ed entrate nel primo baretto che trovate. Siete arrivati da Renato. In assoluto il miglior fritto della laguna: polpette di carne, formaggi, tonno, prosciutto, pesto, stecchi di patate, verdure varie. Per i più affamati paninetti piccoli piccoli. Dicono che faccia anche altro, una volta ho visto dei tramezzini, ma poco importa. Voi andrete là per il fritto. Semplicemente delizioso. Avvertenza: se volete mangiare dovete prendere da bere per forza. Prezzi modici.
Se non c'è troppa gente e capite un po' di dialetto, Renato potrebbe snocciolare alcune delle sue perle di saggezza, del tipo "ta bòn, me mare ghe ga messo 9 mesi" (trad. se hai pazienza un attimo, sono subito da te).
Anche se in compagnia del suo giovane aiutante, e in barba ai sogni di molti, Renato non frigge in eterno, quindi in prossimità dell'aperitivo (19 circa), cercate di essere nelle vicinanze e vigilate sul retrobottega, pronti allo scatto.
Perchè qua, chi primo arriva meglio alloggia.

guarda dov'è

visitato da Giulio

lunedì 15 giugno 2009

Milano, Italia

Pizzeria Uniko - ex Willy


Milano è li, puzza, c’è smog, traffico, piove. Però è li. A due passi, allunghi la mano e c’è tutto. Ma proprio tutto. Vuoi una pizzeria che fa le pizze giganti, squisite e in cui puoi ancora fumare al tavolo come ai vecchi tempi?

C’è. È la “Pizzeria Willy 1”. “1” perché poi ne hanno aperte altre, ma la migliore resta quella vicino a Piazza 24 Maggio.

A due passi dai navigli è tra le migliori pizzerie milanesi. Occhio al parcheggio, ghe n’è minga. Ed è meglio prenotare se è venerdi o sabato.

Curioso particolare: siccome a Milano sono tutti un po’ avanti, è stato il primo locale di cui ho memoria nel quale ho visto usare quei bellissimi aggeggini tipo palmari per prendere le prenotazioni. Inoltre, a fine cena, ti danno pure il gratta e vinci, può scapparci il dolce.

Milano è sempre Milano.


guarda dov'è

visitato da Gianluca


domenica 14 giugno 2009

Shangai, Cina


Non ho la più pallida idea di come si chiami questo negozio di tè, ma lo potete riconoscere dalla scritta verde in vetrina: “more old, more expensive”. Si tratta di un negozietto che fa angolo in Duolun road ed in effetti il tè non è tra i più economici. Molto piccolo, pieno di cianfrusaglie e con un tavolino da tè magicamente incastrato in fondo alla stanza. Se parlate un po' di cinese la proprietaria del negozio vi spiegherà insieme a suo figlio (o al suo giovane amante, non ho capito bene) che il tè pu'er più pregiato è quello stagionato in pani di diverse forme e dimensioni. Con 100 yuan, circa 12 euro, potrete portarvi a casa un pezzo di bambù contenente tè del 2005. Che evidentemente non ha nulla a che vedere con quello del 2004.


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visitato da Giorgia

mercoledì 10 giugno 2009

Şanlıurfa, Turchia


Caravanserraglio Gümrük

Ci si entra dal bazar. Senza fronzoli, è adatto per riprendersi dal caldo torrido. Ci sono vecchi che giocano a domino o a backgammon bevendo te, e piccoli sciuscià che girano per i tavoli a cercare clientela. La mia esperienza è stata di bambini che mi parlavano in turco, curdo e arabo, e di un curdo, Ridwan, che ha attaccato a chiacchierare amichevolemente, per poi rivelarsi interessato solamente a vendermi tappeti...
Sgabellini della Coca-Cola a parte, mi è sembrato rimasto intatto nella sua essenza di luogo di ristoro, senza corrompersi in quanto attrazione turistica.

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visitato da Mattia

Diyarbakır, Turchia


Caravanserraglio Hasan Paşa

E' un antico caravanserraglio nel quartiere Dağkapı di Diyarbakır. Secondo il calendario islamico è stato costruito nel 1571 da Hasan Paşa. Oggi è uno dei centri turistici di Diyarbakır. Le stanze un tempo atte ad ospitare i viaggiatori, ora sono diventate piccoli negozi che vendono merce del luogo. Tappeti fatti a mano, scialli di seta, oggetti di ottone e argento lavorati in stile orientale e mobili antichi. Oltre a ciò, come è di moda dappertutto, ci sono anche negozi che vendono merce indiana. Il primo piano del caravanserraglio è occupato dai detti negozi mentre le stanze del secondo sono state adattate per diventare ristoranti. Né troppo costoso né molto economico. Purtroppo però appena scoprono che non sei del posto, anche se di poco, sentono il bisogno di aumentare il prezzo :-) Questi piccoli ristoranti offrono varietà di cibo sia di altre regioni della Turchia che locali. Dal momento che non ho avuto occasione di mangiare lì, non posso suggerire niente. Ma i cibi orientali sono buoni in genere; questo è un suggerimento valido, siatene certi. Nel momento in cui si entra nel caravanserraglio ci si trova su un ampio cortile, al cui centro c'è una piccola fontana. Intorno ad essa ci sono tavolini e sedie di un grazioso café. Il te e specialmente il caffè turco sono buoni, prezzi inclusi. Sebbene il te bevuto ad est sia forte, quello di qui era molto gradevole. Spero avrete l'opportunità di andarci.

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visitato da Nükhet


Londra, Inghilterra



The Haggerston è un ex pub riadattato a modesto bar dove i gestori, due intraprendenti ragazzi di 30 anni circa, sono riusciti a creare un ambiente ideale per l'apprezzamento della musica in generale. sessioni di rock'n'roll delle origini si alternano a dj set mai banali, tuttavia è sulla specialissima serata della domenica che voglio richiamare l'attenzione.
Le "uncle sam's jazz&blues sundays" attirano centinaia di giovani che affollano il locale fino al limite di capienza, fino a sedersi a pochi centimetri dalle fluenti note che accompagnano la notte fino alle ore piccole. Niente selezione all'ingresso, niente pagamento per l'ammissione, ci si stringe perchè ci si sente in obbligo di condividere le melodie che galleggiano nel locale. Una media di 2 o 3 complessi si alternano esprimendo musica che a volte culla un'interessante conversazione ma che più spesso accattiva l'attenzione di tutti i presenti in modo irresistibile e intransigente.
Le bibite sono economiche e non pretenziose: per la maggior parte birra e sidro alla spina, una modesta scelta di birre in bottiglia, vino scadente e superalcolici da pub. L'ambiente è scuro ed intimo, con matttoni e travi a vista e fiocamente illuminato da candele che risaltano i chiaro scuri dei volti dei musicisti, espressioni forgiate dall'estasi del loro suono.
Divertente il bagno, con due entrate separate per donne e uomini che immettono nella stessa stanza.

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visitato da Carlo


venerdì 5 giugno 2009

Padova, Italia

Melbookstore

E' una grande libreria e fa parte di una catena. Ma cosa ci posso fare? Ha due ottime qualità: libri scontati + settore dvd ben curato. Adoro spulciare i molti scaffali dedicati ai libri usati o scontati. Mi spiace che questo abbia portato a ridurre il settore audio/video, il tipo che lo cura ce ne sa a pacchi. Spesso rischiate di trovare 5-6 dvd usati di provenienza estera, magari orientale.
Per il resto si comporta come qualsiasi altra grande libreria. I commessi sono gli stessi da quando ha aperto. Chiedete e vi sarà dato.

guarda dov'è

visitato da Giulio