mercoledì 10 giugno 2009

Şanlıurfa, Turchia


Caravanserraglio Gümrük

Ci si entra dal bazar. Senza fronzoli, è adatto per riprendersi dal caldo torrido. Ci sono vecchi che giocano a domino o a backgammon bevendo te, e piccoli sciuscià che girano per i tavoli a cercare clientela. La mia esperienza è stata di bambini che mi parlavano in turco, curdo e arabo, e di un curdo, Ridwan, che ha attaccato a chiacchierare amichevolemente, per poi rivelarsi interessato solamente a vendermi tappeti...
Sgabellini della Coca-Cola a parte, mi è sembrato rimasto intatto nella sua essenza di luogo di ristoro, senza corrompersi in quanto attrazione turistica.

guarda dov'è

visitato da Mattia

2 commenti:

Anonimo ha detto...

stavo pensando....invece di altro...

e se come etichetta mettessi qualcosa tipo "luoghi di ristoro"? (da non confondere con ristoranti o centri benessere)

ClaudYakamoz ha detto...

LA TURCHIA E' COME UNA DONNA RICCA DI CONTRADDIZIONI E FASCINO!
che magnifica terra!